CAMANDU

R I 14 0; R I 14 1.

Camandi, Comadi F; Camandi L; Camandu P; Chamandin V; Chomandi VA; Camadi Z.

BIBLIOGRAFIA – Cardona 1975, p. 578; Houtsma 1886; Le Strange 1966, p. 315; Pelliot 1959-1973, p. 139 n. 105.

L'abitato di Qamādīn, posto alle porte di Ǧīruft (Jiroft), fu un fiorente centro commerciale dell'età selgiuchide, in particolare durante il XII secolo. Qamādīn, tappa di sosta sulla importante via del commercio internazionale che connetteva i porti del Golfo Persico con i principali snodi carovanieri posti sulla via della seta, è sovente citata nel Tārīkh āl-i Salǧūq (Cronaca dei Selgiuchidi) di Muḥammad ibn Ibrāhīm (ed. Houtsma 1886) in relazione alla presenza di mercanti stranieri, provenienti dalle terre dell'impero bizantino e dal subcontinente indiano, che vi avevano loro magazzini adibiti a deposito di beni originari delle più lontane regioni del mondo. Secondo Le Strange (1966, p. 315), le incursioni e i saccheggi a cui l'abitato fu sottoposto a più riprese durante la prima età mongola comportarono una sensibile riduzione della città, a cui si accenna nel Milione, e un suo successivo completo declino. Ciò spiegherebbe il motivo della sparizione del nome della città dalle opere geografiche a partire dalla fine del XIII secolo.

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