AUCATA

R I 34 0; R I 34 4 (Ouchach), R I 47 14 (Ouchacha).

Aucata è altra grafia per Ouchach / Ouchacha. E tuttavia le tre occorrenze rinviano a una città inesistente. La prima grafia chiarisce cos’è avvenuto: Ramusio propone ope ingenii la soluzione «ad Ouchach» per ovviare a una lezione opaca nel suo modello (latino? Z1?), generata dalla cattiva lettura di un sintagma francoit. *auchata “al Catai” (come in F LV 5 «[…] a vendre au Cata‹i› […]», a cui corrispondono P I 43 2 «[…] deferuntur ad provinciam Cathay» – esito di VA XLII 4 «[…] portano […] alla provinzia del Cathai […]» – e VB XXXVIII 2 «[…] e portàssene a vender a Chataio […]»). Nella stessa situazione di Ramusio deve essersi trovato il redattore di V 95 2 «[…] et in questa sono flumi che produxe diaspri e chalzedonie, i quali vien portadi a vender in la dita zitade», come sembrerebbe suggerire il ricorso alla perifrasi «in la dita zitade» (e allo stato non si può dire se si tratti di un caso di diffrazione per poligenesi, o se – ma risulta ipotesi più onerosa – sia lezione da fonte comune). Dunque “al Catai” è la soluzione che va riconosciuta in filigrana ai tre casi.

[EB, GM]