[0] Dell’India Seconda o vero Mezzana, detta Abascia. Cap. 39.
[1] Abascia è una gran provincia, et si chiama India Mezzana o vero Seconda. [2] Il maggior re di quella è christiano; gli altri re sono sei, cioè tre christiani et tre sarraceni, sudditi pure al sopradetto. [3] Mi fu detto che li christiani, per essere cognosciuti, li fanno tre segnali, cioè un in fronte et un per gota: et sono fatti con ferro caldo, et dopo il battesmo d’acqua questo è il secondo con fuogo. [4] Li Sarraceni ne hanno un solo, cioè nel fronte fino a mezzo il naso; et perché vi sono assai Giudei, anchor loro sono segnati con duoi, cioè un per gotta. [5] Il maggior re christiano sta nel mezzo di detta provincia, li re sarraceni hanno i suoi reami verso la provincia di Adem. [6] Il venire di detti popoli alla fede christiana fu in questo modo, che, havendo il glorioso apostolo San Tommaso predicato nel regno di Nubia et fattolo christiano, venne poi in Abascia, dove con le prediche et miracoli fece il simile. [7] Poi andò ad habitare nel regno di Malabar, dove dapoi, convertitte infinite genti, come habbiamo detto, fu coronato di martirio, et ivi sta sepolto. [8] Sono questi popoli abisscini molto valenti nell’armi et gran guerrieri, perché di continuo combattono con il soldano di Adem et con li popoli di Nubia et con molti altri che sono nelli loro confini; et per il continuo essercitarsi sono reputati i miglior huomini di guerra di tutte le provincie dell’India. [9] Hor nel 1288, sí come mi fu narrato, accadette che questo gran signor d’i Abisscini havea deliberato di andare a visitare il Sepolchro di Christo in Hierusalem in persona, perché ogni anno ve ne vanno infiniti di detti popoli a questa devotione, ma fu disconfortato da tutti i suoi baroni di non farlo, per il pericolo grande che vi era, dovendo passar per tanti luoghi et terre di Sarraceni suoi inimici. [10] Et però deliberò di mandarvi un episcopo, ch’era reputato huomo di buona et santa vita, quale andatovi et fatte le sue orationi in Hierusalem, et offerte che gli havea ordinato il re, nel ritorno capitò in la città di Adem, dove il soldano di quella lo fece venire alla sua presenza, et qui con minaccie lo voleva constringere a farsi macomettano. [11] Ma lui stando constante et ostinato di non volere lassare la fede christiana, il soldano lo fece circuncidere, in dispregio del re d’i Abisscini, et lo licentiò. [12] Costui tornato et narrato al suo signore il dispregio et villania che li era stà fatto, subito comandò che ’l suo essercito si mettesse ad ordine, et con quello andò a destruttione et ruina del soldano di Adem; qual, intesa la venuta di questo re grande d’i Abisscini, fece venire in suo aiuto duoi re gran sarraceni suoi vicini, con infinita gente da guerra. [13] Ma, azzuffatosi insieme, il re d’i Abisscini fu vincitore et prese la città di Adem et li dette il guasto, per vendetta del dispregio ch’era stà fatto al suo episcopo. [14] La gente di questo reame d’i Abisscini vive di formento, risi, carne, latte, et fanno olio di susimani, et hanno abondanza di ogni sorte di vettovaglie. [15] Hanno elefanti, leoni, giraffe et altri animali di diverse maniere, et similmente uccelli et galline molto diverse, et altri infiniti animali, cioè simie, gatti mamoni, che pareno huomini. [16] Et è provincia molto ricchissima di oro, et qui se ne trova assai, et li mercatanti vi vanno volentieri con le loro mercantie, perché riportano gran guadagno. [17] Hor parleremo della provincia di Adem. |
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