[0] Dell’Armenia Minore et del porto della Giazza, et delle mercantie che vi son condotte, et de’ confini di detta provincia. Cap. 2.
[1] Per dar principio a narrar delle provincie che messer Marco Polo ha viste nell’Asia, et delle cose degne di noticia che in quelle ha ritrovate, dico che sono doe Armenie, una detta Minore et l’altra Maggiore. [2] Dil reame dell’Armenia Minore è signore un re che habita in una città detta Sebastoz, il qual osserva giustitia in tutto il suo paese; et vi sono molte città, |4v| fortezze et castelli, et di ogni cosa è molto abondevole et di sollazzo, et molte cazzasoni di bestie et di uccelli; è ben vero che non vi è troppo buono aere. [3] I gentilhuomini di Armenia anticamente solevan essere molto buoni combattitori et valenti con l’arme in mano; hora son divenuti gran bevitori, et spaurosi et vili. [4] Sopra il mare è una città detta la Giazza, terra di gran traffico: al suo porto vengono molti mercanti da Venetia, da Genova et da molt’altre regioni, con molte mercantie di diverse speciarie, panni di seta et di lana et di altre pretiose ricchezze; et ancho quelli che vogliono intrare piú dentro nelle terre di levante, vanno primieramente al detto porto della Giazza. [5] I confini dell’Armenia Minore son questi: verso mezzodí è la Terra di Promissione, che vien tenuta dalli Saraceni; da tramontana i Turchomani, che si chiamano Caramani; et da greco levante Cayssaria et Sevasta et molte altre città, tutte suddite a’ Tartari; verso ponente vi è il mare, per il qual si naviga alle parti de’ christiani.
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