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[0] Del principio del regno d’i Tartari, et de che luogo vennero, et come erano sottoposti ad Umcan, che chiamano un Prete Gianni, che è sotto la tramontana. Cap. 42.

[1] Il modo adunque pel quale i Tartari cominciorono primamente a dominare si dechiarirà al presente. [2] Essi habitavano nelle parti di tramontana, cioè in Ciorza et Bargu, dove sono molte pianure grandi et senza habitatione alcuna, cioè di città et castella, ma vi sono buoni pascoli et grandi fiumi et molte acque. [3] Fra loro non haveano alcun signore, ma davano tributo ad un gran signore che, come intesi, nella lingua loro si chiamava Umcan, qual è opinion de alcuni che vogli dire nella nostra Prete Gianni: a costui i Tartari davano ogni anno la decima de tutte le lor bestie. [4] Procedendo il tempo, questi Tartari crebbero in tanta moltitudine che Umcan, cioè Prete Gianni, temendo di loro si propose separarli per il mondo in diverse parti; onde, qualunche volta gli veniva occasione che qualche signoria si ribellasse, eleggeva tre et quattro per centenaro di questi Tartari et mandavali a quelle parti: et cosí la loro potenza si diminuiva; et similmente faceva nell’altre sue faccende, et deputò alcuni de’ suoi principali ad essequir questo effetto. [5] Allhora, vedendosi i Tartari a tanta servitú cosí indegnamente soggiogati, non volendo separarsi l’un dall’altro, et conoscendo che non si cercava altro che la sua ruina, si partirono dai luoghi dove habitavano et andorno tanto per un lungo deserto verso tramontana che per la lontananza li parse esser sicuri, et allhora denegorno di dare ad Umcan il solito tributo.