MAGASTAR

R III 35 11; R III 36 0 (isola di M. hora detta di San Lorenzo); R III 36 1; R III 37 1.

Madeigascar, Mogclasio F; Madeigascar L; Madagastar, Magastar P; Madaschor V; Madeigoschar VA; Magastar VB; Mogdaxo Z.

BIBLIOGRAFIA – Battaglia Ricci 2000; Byrne 2000; Cardona 1975, pp. 656-658; Milanesi 1978-1988, III, p. 286 nota 1; Pelliot 1959-1973, pp. 779-781 n. 287.

Ramusio è probabilmente il primo a identificare – a partire dalle occorrenze onomastiche e dalle informazioni presenti nei relatori a sua disposizione – il luogo poliano con la grande isola individuata dai Portoghesi il 10 agosto 1500 e per questo battezzata “São Lourenço” (da qui la chiosa «Hor detta di San Lorenzo» nella rubrica), che il cosmografo Martin Behaim collocò, nel suo globo (Norimberga 1492), nell’Oceano Indiano, a N dell’isola di Zanzibar. Si tratta, altrettanto probabilmente, di un’errata identificazione. Si tenga conto del fatto – circostanza capitale – che Polo non vide direttamente tutte le regioni a SO di Hormuz da lui descritte, e che quindi per ognuna di esse aveva solo notizie di seconda mano, fornitegli da informatori presumibilmente arabofoni (dal VII sec. mercanti arabi presero il controllo delle attività commerciali lungo la costa E africana, tra Aden e Zanzibar: Byrne 2000, p. 5); nel caso specifico, l’ipotesi più accreditata è che Polo accogliesse un’etichetta toponomastica esito di un equivoco sull’ar. giazirah Maqdašau; giazirah vale sia “isola” sia “penisola”: Polo dovette tradurre il toponimo, che indica il Corno d’Africa col porto di Mogadiscio, con *“isola Mogedaxo” (di cui Mogclasio nel rubricario di F e Mogdaxo in Z sono le varianti attestate). Per contro, gli Arabi chiamavano giazirah al-Qomr, “isola della Luna”, quella che noi oggi, grazie all’identificazione di Ramusio, raccolta in seguito da tutti i geografi, chiamiamo Madagascar» (Milanesi 1978-1988, III, p. 286 nota 1). Naturalmente, non si può attribuire alle notizie raccolte qui da Polo, e ripetute da Ramusio, la patente di verità effettuale, certificata dalla diretta testimonianza del viaggiatore (vd. la scheda sul ruch – e pure, con cautela, Battaglia Ricci 2000, pp. 9 sgg.).

[AG, EB]