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R, II 27Cambalu.htmlCambalu.html

|32v| [0] Del fiume Pulisangan et ponte sopra quello. Cap. 27.

[1] Poi che s’è compiuto di dir li governi et administrationi della provincia del Cataio et della città di Cambalú, et della magnificenza del Gran Can, si dirà delle altre regioni nelle qual messer Marco andò per le occorrentie dell’imperio del Gran Can. [2] Come si parte dalla città di Cambalú et che si ha camminato dieci miglia, si trova un fiume nominato Pulisangan, il quale entra nel mare Oceano, per il qual passano molte navi con grandissime mercantie. [3] Sopra detto fiume è un ponte di pietra molto bello, et forse in tutto il mondo non ve n’è un altro simile. [4] La sua lunghezza è trecento passa et la larghezza otto, di modo che per quello potriano commodamente cavalcare dieci huomini l’uno a lato all’altro. [5] Ha ventiquattro archi et venticinque pile in acqua che li sostengono, et è tutto di pietra serpentina, fatto con grande artificio. [6] Dall’una all’altra banda del ponte è un bel poggio di tavole di marmo et di colonne maestrevolmente ordinate, et nell’ascendere è alquanto piú largo che nella fine dell’ascesa, ma, poi che s’è asceso, trovasi uguale per lungo come se fosse tirato per linea. [7] Et in capo dell’ascesa del ponte è una grandissima colonna et alta, posta sopra una testuggine di marmo; appresso il piè della colonna è un gran leone, et sopra la colonna ve n’è un altro. [8] Verso l’ascesa del ponte è un’altra colonna molto bella, con un leone, discosta dalla prima per un passo et mezzo; et dall’una colonna all’altra è serrato di tavole di marmo, tutte lavorate a diverse scolture et incastrate nelle colonne da lí per lungo del ponte infino al fine. [9] Ciascadune colonne sono distanti l’una dall’altra per un passo et mezzo, et a ciascuna è sopraposto un leone, con tavole di marmo incastratevi dall’una all’altra, accioché non possino cadere coloro che passano: il che è bellissima cosa da vedere. [10] Et nella discesa del ponte è come nell’ascesa.