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[0] Della città di Singuimatu. Cap. 53.

[1] Da Tudinfu camminando sette giornate verso mezzodí, si trovan sempre città et castelli nobili et grandi, di molte mercantie et arti; sono idolatri et sottoposti al Gran Can, et hanno diverse cacciagioni di bestie et uccelli et abondanza di tutte le cose. [2] Et in capo di sette giornate si trova la città di Singuimatu, dentro della quale, dalla banda di mezzodí, passa un fiume grande et profondo, qual dagli habitanti è stà diviso in due parti, una delle quali, che scorre alla volta di levante, tende verso il Cataio, et l’altra, che va verso ponente, alla provincia di Mangi. [3] In questo fiume vi navigano tanto numero di navilii che è quasi incredibile, et si portano da queste due provincie, cioè dall’una all’altra, tutte le cose necessarie, onde è cosa maravigliosa a vedere la moltitudine di navilii et la grandezza di quelli, che continuamente navigano carichi di tutte le mercantie di grandissima valuta. [4] Hor partendosi da Singuimatu et andando verso mezzodí sedici giornate, continuamente si trovano città et castella, nelle qual vi sono gran mercatanti: et tutte le genti di queste contrade sono idolatri, sottoposti al Gran Can.