[0] Della città di Cinghianfu. Cap. 65.
[1] Cinghianfu è una città nella provincia di Mangi, et li popoli sono tutti idolatri et sottoposti alla signoria del Gran Can. [2] Spendono moneta di carta, vivono di mercantie et mestieri, et sono molto ricchi. [3] Lavorano panni d’oro et di seda; et è paese dilettevole da cacciare ogni sorte di salvaticine et uccelli, et è abondante di vettovaglie. [4] Sono in questa città due chiese di christiani nestorini, le quali furono fabricate nel 1274, quando il Gran Can mandò per governator di questa città per tre anni Marsachis, che era christiano nestorino: et costui fu quello che le fece edificare, et da quel tempo in qua vi sono, che per avanti non vi erano. [5] Hor, lasciando questa città, diremo della città di Tinguigui. |
[1] ‹C›ingiafu è citade del Mangi provincia. [2] E sono idolatrii e sotoposti alla segnoria del Gran Chane e spendeno di lor moneta di carta. [3] Viveno de marchadantie e mestieri. [4] Àno sete asai dele qual ne fano pani et de seta e de oro. [5] È paexe diletevole di ogni chaçaxon et oxelaxon; èt abondante paexe de tute vituallie.
[6] Ittem sunt in civitate ista ecclesie due |41v| christianorum nestorinorum. [7] Et hoc accidit anno Domini .M°CCLXXVIII. ab incarnatione Iesu Christi, et dicemus qualiter. [8] Per Magnum Can ibi fuit dominus per tres anos Marsachis, qui erat christianus nestorinus. [9] Et iste Marsachis ibi fieri fecit duas ecclesias; et ab illo tempore citra fuerunt ibi ecclesie, quia non erant prius ecclesie neque christiani.
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