[0] Del regno di Chiermain, che anticamente si diceva Carmania, et delle pietre turchese azal et andanico, et de’ lavori de armi et seda, et d’i falconi; et di una gran discesa che si trova partendosi da quello. Cap. 13.
[1] Chiermain è un regno ne’ confini della Persia verso levante, il qual anticamente andava de herede in herede, ma dopo che ’l Tartaro lo soggiogò al suo dominio non succedettero gli heredi, anzi il Tartaro vi manda signore secondo il voler suo. [2] In detto regno nascono le pietre che si chiamano turchese, quali si cavano nelle vene de’ monti; si trovano anchora in quelli vene di azzaio et andanico in grandissima quantità. [3] Si lavorano molto eccellentemente in questo regno tutti i fornimenti pertinenti alla guerra, cioè selle, freni, sproni, spade, archi, turchassi, et tutte le sorti d’armi secondo i loro costumi. [4] Le donne et tutte le giovani lavorano similmente con l’ago in drappi di seda et d’oro d’ogni colore uccelli et animali et molte altre varie et diverse imagini, et ancho cortine, coltre et cossini per letti d’i grandi huomini, così bene et con tanto artificio che è cosa maravigliosa a vedere. [5] Ne’ monti di questo regno nascono falconi, li migliori che volino al mondo, et sono minori de’ falconi pellegrini, et rossi nel petto et fra le gambe sotto la coda, et sono tanto veloci che niuno uccello gli può scampare. [6] Partendosi da questo regno si cavalca per otto giornate per pianura, cammino molto sollazzoso et delettevole per l’abondanza delle pernici et molte cacciagioni, trovando continuamente città et castelli et molte altre habitationi; et alla fine si trova una gran discesa, per la qual si cavalca due giornate trovando arbori fruttiferi in grandissima quantità. [7] Questi luoghi si habitavano anticamente, ma al presente sono dishabitati; quivi nondimeno stanno i pastori per pascer le bestie loro. [8] Et da questo regno di Chermain fino alla discesa predetta, nel tempo dell’inverno vi è cosí gran freddo, che appena l’huomo si può riparare portando continovamente molte vesti et pelli.
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