[0] Della successione de sei imperatori de’ Tartari, et solennità che gli fanno quando li sepeliscono nel monte Altay. Cap. 44.
[1] Doppo Cingis Can fu secondo signore Cyn Can; il terzo Bathyn Can; il quarto Esu Can; il quinto Mongú Can; il sesto Cublai Can, il quale fu piú grande et piú potente di tutti gli altri, perché egli ereditò quel c’hebbero gli altri, et dipoi acquistò quasi il resto del mondo, perché lui visse circa anni sessanta nel suo reggimento. [2] Et questo nome Can in lingua nostra vuol dire “imperatore”. [3] Et dovete sapere che tutti i Gran Can et signori che descendono dalla progenie di Cingis Can si portano a sepelire ad un gran monte nominato Altay, et in qualunque luogo muoiano, se ben fossero cento giornate lontani da quel monte, bisogna che vi sian portati. [4] Et quando si portano i corpi di questi Gran Cani, tutti quelli che scontrano pel cammino quei che conducono il corpo gli ammazzano, et li dicono: «Andate all’altro mondo a servire al vostro signore», perché credono che tutti quelli che uccidono debbano servire al suo signore nell’altro mondo; il simile fassi de’ cavalli, et uccidono tutti i migliori, acciò che haver li possa nell’altro mondo. [5] Quando il corpo di Mongú fu portato a quel monte, li cavallieri che ’l portavano, havendo questa scelerata et ostinata persuasione, uccisero piú di diecimila huomini che incontrorono. |
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