[0] Come, partendosi da Carachoran, si trova la pianura de Bargu, et d’i costumi degli habitanti in quella; et come doppo quaranta giornate si trova il mare Oceano; et delli falconi et girifalchi che vi nascono; et come la tramontana a chi la guarda appar verso mezzodí. Cap. 49.
[1] Partendosi da Carachoran et dal monte Altay, dove si sepeliscono i corpi degl’imperatori de’ Tartari, come habbiam detto di sopra, si va per una contrata verso tramontana, che si chiama la pianura di Bargu et dura ben circa sessanta giornate; le cui genti si chiamano Mecriti, et sono genti salvatiche, perché vivono di carne di bestie, la maggior delle quali sono a modo de cervi, li qual ancho cavalcano. [2] Vivono similmente di uccelli, perché vi sono molti laghi, stagni et paludi, et detta pianura confina verso tramontana col mare Oceano, et quelli uccelli che si spogliano delle piume vecchie conversano il piú della state circa quelle acque, et quando sono del tutto ignudi, che non possono volare, quelli prendono a suo buon piacere; et vivono anchora de pesci. [3] Queste genti osservano le consuetudini et costumi de’ Tartari, et sono sudditi al Gran Can. [4] Non hanno né biade né vino, et nella state hanno cacciagioni et prendono gran quantità di uccelli; ma il verno, pel grandissimo freddo, non vi possono stare bestie né uccelli. [5] Et quando s’è cavalcato (come è detto) quaranta giornate, si trova il mare Oceano, presso al quale è un monte nel quale fanno nido astori et falconi pellegrini, et nella pianura. [6] Ivi non sono huomini, né vi habitano bestie né uccelli, salvo che una maniera de uccelli che si chiamano “bargelach”, et i falconi si pascono di quelli: sono della grandezza delle pernici, et nella coda sono simili alle rondini, et ne’ piedi alli papagalli; volano velocemente. [7] Et quando il Gran Can vuol havere un nido de falconi pellegrini, manda fino a detto luogo per quelli; et nell’isola, che è circondata dal mare, nascono molti girifalchi. [8] Et è quel luogo tanto verso la tramontana che la stella di tramontana pare alquanto rimaner dipoi verso mezzodí. [9] Et i girifalchi che nascono nell’isola predetta sono in tanta copia che ’l Gran Can ne puol havere quanti ne vuole a suo piacere. [10] Né crediate che i girifalchi che delle terre de’ christiani si portano a’ Tartari siano portati al Gran Can, ma portansi in levante solamente, cioè a qualche signore tartaro et altri nobili di levante che sono alle confini de’ Cumani et Armeni. [11] Hora, havendo detto delle provincie che sono verso la tramontana fino al mare Oceano, diremo delle provincie verso il Gran Can, et ritorniamo alla provincia detta Campion, la qual di sopra è descritta.
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