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[0] Della provincia di Egrigaia et della città di Calacia, et de’ costumi degli habitanti, et zambellotti che vi si lavorano. Cap. 51.

[1] Partendosi da Erginul, andando verso levante per otto giornate, si trova una provincia nominata Egrigaia, nella quale sono molte città et castella, pur nella gran provincia di Tanguth. [2] La maestra città si chiama Calacia, le cui genti adorano gli idoli; vi sono anchora tre chiese de’ christiani nestorini, et sono sotto il dominio del Gran Can. [3] In questa città si lavorano zambellotti di peli di camelli, li piú belli et migliori che si trovino al mondo, et similmente di lana biancha in grandissima quantità, i quali i mercatanti, partendosi de lí, portano per molte contrade, et specialmente al Cataio. [4] Hor lasciamo di questa provincia, et diremo di un’altra verso levante nominata Tenduc, et cosí entraremo nelle terre del Prete Gianni.

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[1] Cum vero disceditur ab Ergiuul eundo versus levantem per .VIII. dietas, invenitur quedam provincia nomine Egrigaia, in qua sunt multe civitates et castra sub nomine provincie de Tangut. [2] Magistra quidem civitas Calacian nuncupatur, gentes cuius ydolla collunt. [3] Sunt et ibi tres ecclesie christianorum nestoriam legem sectantium. [4] In ista civitate laborantur çambeloti de pilis camelorum pulcriores qui reperiantur in mundo; et similiter de lana alba fiunt, quos mercatores portant |19r| per multas contratas, et specialiter in Alcathay.