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[0] Della provincia di Cianganor, et della sorte di grue che si trovano, et della quantità di pernici et quaglie che ’l Gran Can fa allevare. Cap. 54.

[1] Partendosi dalla sopradetta provincia et città et andando per tre giornate, si trova la città nominata Cianganor, che vuol dire “stagno biancho”, nella qual è un palazzo del Gran Can, nel qual el vi suole habitare molto volentieri, perché vi sono intorno laghi et riviere dove abitano molti cigni, et in molte pianure grue, fagiani, pernici et uccelli di altra sorte in gran quantità. [2] Il Gran Can piglia grandissimo piacere andando ad uccellare con girifalchi et falconi et prendendo uccelli infiniti. [3] Vi sono cinque sorti di grue: la prima sono tutte nere come corvi, con le ali grandi; la seconda ha le ali maggiori delle altre, bianche et belle, et le penne delle ali son piene de occhi rotondi come quelli de’ pavoni, ma gl’occhi sono di color d’oro molto risplendenti, il capo rosso et nero molto ben fatto, il collo nero et bianco, et sono bellissime da vedere; la terza sorte sono grue della statura delle nostre de Italia; la quarta sono grue picciole, che hanno le penne rosse et azzurre divisate molto belle; la quinta sorte sono grue grise, col capo rosso et nero, et sono grandi. [4] Presso a questa città è una valle, nella quale è grandissima abondanza di pernici et quaglie, et pel nutrimento delle qual sempre il Gran Can fa seminar la state sopra quelle coste miglio et panizzo et altre semenze che tali uccelli appetiscono, comandando che niente si raccolga, acciò abondevolmente si possano nudrire; et vi stanno molti huomini per custodia di questi uccelli, acciò non siano presi, et etiandio li buttano il miglio al tempo del verno, et sono tanto assuefatti al pasto che li getta per terra che, subito che l’huomo sibila, ovunque si siano vengono a quello. [5] Et ha fatto fare il Gran Can molte casette dove stanno la notte, et quando el vien a questa contrada ha di questi uccelli abondantemente, et l’inverno, quando sono ben grasse (perché ivi pel gran freddo non sta a quel tempo), ovunque egli si sia, se ne fa portare carghi i camelli. [6] Ma si partiremo di qui, et andremo tre giornate verso tramontana et greco.